Gli over 50 svecchiano l’impresa!!!

25.000 nei primi sei mesi di quest’anno,: sono le nuove imprese fondate da over 50, con un incremento del 6,8% rispetto al 2011. Queste imprese che hanno più probabilità di sopravvivere rispetto a quelle giovani, che, nel 50% dei casi, chiudono entro 5 anni dall’avvio.
L’esperienza rende le imprese over 50 più solide,; ne è convinto anche Paolo Zaza, che nel 2009 ha fondato SC (Sourcing Consulting ) srl , una società che aiuta i propri clienti a costruire (o ricostruire) relazioni di tipo strategico con i proprio fornitori. e creare un durevole vantaggio competitivo. “A differenza dei giovani imprenditori, quelli più maturi sono in grado di ponderare meglio opportunità e rischi e forze e debolezze. Inoltre il “senior” può avvalersi di una rete di contatti professionali costruita negli anni, per attingere a competenze specifiche ed affidabili in tempi brevi.”
Un vantaggio che permette di sondare il mercato, sviluppare contatti commerciali e ridurre il time-to-market . Infine, il manager over 50 ha più spesso denaro da investire in un’idea imprenditoriale, risolvendo così uno dei problemi che ostacolano i giovani: la liquidità necessaria per fare i primi passi. La voglia di realizzare un proprio progetto non dipende invece dall’età anagrafica.
“Le esperienze però non servono a nulla senza la capacità di rinnovarsi, che è ciò che rende vincenti”, afferma Fausta Pavesio, co-fondatrice di Easynex, nata nel 2010, in grado di offrire, proprio grazie all’esperienza, una completa piattaforma di Business Process Management. Già, perché su 4 imprenditori over 50 uno è donna.
C’i sono però alcuni ostacoli da superare Dice Zaza: “Persone che avevano già raggiunto un certo status professionale in azienda, con un buon stipendio mensile, incentivi, benefit e bonus, nel nuovo contesto devono innanzitutto individuare una nuova direzione (una missione utile ai potenziali clienti) , scegliere una strada possibilmente innovativa (una strategia differenziante) e metterla in pratica nel nuovo contesto con risorse limitate (tattica del pioniere)” . Una solida esperienza sui “fondamentali” manageriali è un valore aggiunto, ma da sola non basta. Il neo imprenditore deve anche saper fare in modo accettabile tutto quello che è indispensabile alla sopravvivenza della propria impresa. Confessa Zaza: “Spesso, e lo dico per esperienza, l’autostima di un professionista senior vacilla quando si ritrova neofita in molte attività indispensabili che prima delegava e riteneva marginali”.
Il fenomeno di nuove imprese over 50 non è sfuggito però al mercato dove, fortunatamente, stanno nascendo contesti, assimilabili ai classici ‘incubatori’ per giovani start-upper , attraverso i quali un neo imprenditore senior può accedere a tutti i servizi di supporto, delegando così le attività no core.
In ogni caso, secondo Fausta Pavesio, accesso al credito, sgravi fiscali e contratti di lavoro specifici sarebbero utilissimi anche alle imprese over 50.
Giovani e meno giovani: è quindi uno scontro tra generazioni?
Assolutamente no: gli over 50 riconoscono alle nuove generazioni creatività e maggiore familiarità con le tecnologie digitali e sono convinti che il futuro sarà fatto di collaborazione e complementarietà.
“Personalmente, cerco di portare con me un giovane, o una giovane, ogni volta che vengo chiamata a dire la mia in un convegno e, dopo una breve introduzione, gli lascio la parola. – spiega Fausta Pavesi – Perché? Perché spesso gli over 50 hanno più credibilità e il network ma i giovani le idee più vincenti!”.